Il Moscato

Un vino da conoscere

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Vino dalla grande storia

Dalla Mesopotamia al Piemonte

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Aroma inconfondibile

Muschiato, fruttato, floreale

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Da gustare in molti modi

Giovane, affinato, passito

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Abbinamenti creativi

Dal dessert alla tempura

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Il vino Moscato nella storia

Vettore della diffusione del Moscato nelle regioni italiane meridionali furono i coloni greci, che portarono con loro i semi o i tralci. La diffusione al nord avvenne nel medioevo grazie ai Veneziani. Il vitigno Moscato è originario della Mesopotamia, ed ha trovato nel Piemonte la sua zona d’elezione più di 1000 anni fa. Proprio in Piemonte i comuni adibiti alla produzione del pregiato Moscato d’Asti Docg e Asti Docg sono ben 52, tutti situati a cavallo tra le Langhe e l’Alto Monferrato.

Il Moscato d’Asti interpreta e riflette una filosofia di qualità, dalla Terra al Bicchiere

Le caratteristiche del Moscato

Il Moscato è un vino dolce, la fermentazione viene interrotta a 5 gradi alcolici. In questo modo il vino si mantiene profumato di uva, fresco, fragrante e naturalmente vivace. Questo vitigno, non si presta solo alla produzione di vini dolci o amabili. Ne esistono diverse interpretazioni, dal più secco al più abboccato. Si presta inoltre molto bene alla spumantizzazione, moltissimo spumante dolce al mondo è prodotto con questa uva.

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Dove comprare un buon Moscato?

Uno dei migliori vini Moscato italiani è la "Scrapona” prodotto dalla cantina Marenco di Strevi, Alessandria, che ha messo in campo risorse importanti per fronteggiare il cambiamento climatico e adattare le proprie tecniche culturali al fine di salvaguardare il patrimonio aromatico di questo prodotto.

E’ possibile acquistare il Moscato Scrapona online, cliccando qui, oppure direttamente in cantina. Per maggiori informazioni visita il sito shop.marencovini.com

Domande e curiosità

Da cosa deriva il nome “Moscato”?

Il suo nome deriva da muscum (muschio) a causa del profumo intenso e del suo dolce aroma. Il suo nome parrebbe derivare infatti dal fatto che, sia l’uva che il vino da essa prodotto, avrebbero l’aroma di muschio o di noce moscata.

Il Moscato è uno spumante?

Il Moscato d’Asti non è uno spumante poichè non subisce la tipica presa di spuma, è talvolta caratterizzato da una lieve frizzantezza naturale, in quel caso si dice che è “vivace”.

Cosa abbinare al Moscato?

Gli abbinamenti classici sono i dolci, e il primo su tutti è con il panettone. Il Moscato, tuttavia, permette anche abbinamenti originali. Un abbinamento insolito ma veramente azzeccato è quello con la tempura, come la salvia in pastella o i gamberi fritti.

Come è meglio bere il Moscato?

Si pensa che il Moscato vada bevuto giovane. In realtà esistono vini come il Moscato d’Asti che possono affinare molto bene in bottiglia. Va servito freddo, ad una temperatura di 8-10°.

Hai altre domande sul Moscato?

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